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Una casa che produce più energia di quanta ne consuma

Le bollette a fine mese spesso sono salate. Tra acqua, luce e gas, la vita domestica ha costi onerosi. Eppure c’è un rimedio: investire nel settore delle fonti rinnovabili. A determinate condizioni, una casa può consumare poco e produrre di contro molta energia. Sembra un’utopia, ma è una realtà già avviata, grazie ad un team di giovani ingegneri che ha creduto fermamente nel progetto: l’edificio di vetro e metallo, a Bucarest in Romania, uno dei più efficienti in Europa. L’hanno ribattezzato “Efden” ed è una vera e propria casa, composta da un ampio soggiorno, bagno, cucina e camera da letto dislocati su due piani.

RIMEDI PER PRODURRE ENERGIA. L’ESEMPIO DI EFDEN- I lavori sono durati circa due anni per un importo complessivo di circa 300.000 euro, cifra nella media che diventa però esigua, a fronte delle spese inesistenti. A casa Efden semplicemente non arrivano bollette, perché l’energia viene prodotta in loco. Come? Grazie ad un sistema integrato:  ad esempio i pannelli fotovoltaici sul tetto forniscono elettricità; i tubi d’acqua montati sulle pareti fungono da impianti di riscaldamento mentre l’acqua viene irrorata dal pozzo; il sistema di ventilazione è automatico.  E i risultati sono tangibili, visto che a fine anno, si registra persino un surplus energetico  di circa 2.500 kWh, come rivela Mihai Toader-Pasti, responsabile del progetto.

L’AIUTO DELLA NATURA– Oltre ai rimedi illustrati, il segreto di Casa Efden è il legame con la natura: l’aria proviene direttamente dalla serra con piante di ogni tipo, situata all’interno stesso dell’edificio, in modo da garantire un buon livello di ossigeno, illuminazione e allo stesso tempo una temperatura congrua a seconda del clima stagionale; il lichene invece nei bagni aiuta a ridurre il tasso di umidità.

SISTEMI PER NON DISPERDERE ENERGIA-  Per non dissipare l’energia prodotta e limitare i consumi, sono al vaglio alcune soluzioni. Gli ingegneri vorrebbero realizzare un sistema che consenta di chiudere automaticamente le finestre lasciate aperte, vizio e distrazione comune a molti: dei sensori magnetici segnalano il problema, lanciando l’allarme tramite telefono. La struttura in metallo, invece, assolve ad un’altra funzione altrettanto importante, perché salvaguarda da terremoti, incendi e altre calamità simili.

ZERO IMPATTO AMBIENTALE E ALTRI VANTAGGI–  Gli sprechi e il tasso di inquinamento sono ridotti, mentre i vantaggi sono molteplici anche in vista degli investimenti futuri. A breve Efden diventerà un campus hub, una palestre di idee dedicata ai giovani studenti  e startupper, che potranno usufruire di connessione internet ed energia elettrica illimitata, grazie proprio al sistema a basso impatto ambientale. Il progetto piace ai cittadini, che ne vorrebbero emulare l’esempio e agli esperti del settore. Il segreto?  Secondo Daniel Butucel, uno dei padri di casa Efden, è merito del «desiderio collettivo di riuscire ed evolvere ad ogni passo, cambiando mentalità e abitudini, facendo spazio ad un nuovo modo di approcciarsi alla vita, limitando i consumi e rispettando la realtà circostante». Efden, la casa in vetro e metallo, sarà la prima formalmente riconosciuta in Europa, se come sembra riceverà la certificazione Living Building Challenge.

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